Alla fine degli anni ’50 si propone un nuovo modello concettuale in alternativa alla crisi delle città: la macrostruttura, dilatazione territoriale e geografica del quartiere. Questo modo di pensare l’architettura pone nuovi confini all’indagine sulle trasformazioni urbane, ben visibili nei progetti del periodo. Chi è il progettista che completa la proporzione:
Vittorio Gregotti: Zen (Palermo)= Mario Fiorentino: Corviale (Roma)= x: Rozzol Melara (Trieste) ?
A. Carlo Celli;
B. Ludovico Quaroni;
C. Carlo Aymonino;
D. Paolo Soleri;
E. Nessuno di quelli proposti.
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